Il 28 dicembre 2023, verso le ore 9:20, il prof. Sergio Zaccaria Scalinci è stato intervistato sulla retinite pigmentosa da Vicky Mangone nella trasmissione radiofonica “120 MINUTI INFOTAIMENT” di “Giornale Radio”. L’intervista può essere riascoltata in podcast al 22° minuto e 40 secondi del seguente link: https://dts.podtrac.com/redirect.mp3/podcast.giornaleradio.fm/channel-files/giornaleradio-120minuti/files/podcasts/20/giornaleradio/120_28-12-2023_11-30.mp3.
Il prof. Scalinci è docente alla scuola di specializzazione in oftalmologia dell’Università di Bologna e responsabile del centro studi e dell’ambulatorio per l’ipovisione presso il Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. Svolge ricerche sui pazienti ipovedenti nell’ambito della riabilitazione visiva e della farmacologia con anti-VEGF, sulle cellule staminali e fattori di crescita a livello corneale e retinico, della biomodulazione retino-corticale con luce pulsata.
Il prof. Scalinci è anche il presidente dell’Associazione Retinite Pigmentosa e malattie rare in oftalmologia (organizzazione di volontariato) che promuove la ricerca in oftalmologia, l’informazione e l’inclusione delle persone affetta da patologie rare della vista e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questi temi.
L’articolo intitolato “Ruolo neuroprotettivo della fosfoserina nei pazienti con glaucoma primario ad angolo aperto” e pubblicato nel 2020 su European review for Medical and Pharmaceutical Sciences, illustra la valutazione dell’effetto neuroprotettivo della fosfoserina (piccola molecola che si forma anche nel nostro organismo per la combinazione –esterificazione- tra l’amminoacido serina e il fosfato, n.d.t.) in 51 pazienti (27 femmine e 24 maschi tra i 35 e i 61 anni di età) affetti da glaucoma primario ad angolo aperto. I pazienti hanno ricevuto per 12 mesi un trattamento a base di fosfoserina per via orale durante i quali sono stati sottoposti ad esami oftalmologici completi dopo 1, 3, 6 e 12 mesi.
Gli esami clinici obiettivi hanno mostrato un aumento statisticamente significativo del campo visivo e dello spessore dello strato di fibra nervosa retinica rispetto allo stato prima del trattamento.
Lo studio mostra un significativo miglioramento in numerose variabili nei pazienti affetti da glaucoma trattati con fosfoserina rispetto al gruppo di controllo e suggerisce un effetto neuroprotettivo della fosfoserina nel trattamento del glaucoma in associazione alla tradizionale terapia ipotonizzante.
Per approfondimenti: European Review for Medical and Pharmacological Sciences
Liberamente tradotto da Alberto Zanelli da Neuroprotective role of phosphoserine in primary open-angle glaucoma patients – PubMed (nih.gov) per l’Associazione Retinite Pigmentosa e malattie rare in oftalmologia – RP Emilia-Romagna ODV che ha sostenuto le spese editoriali.
Di S Z Scalinci, M Lugaresi, L Scorolli, M Ralli, A Greco, V Pantaleone, S Taurone, F Franzone
Carissimi Soci,
è con piacere che pubblichiamo di seguito un articolo del Presidente Prof. S. Z. Scalinci che analizza quali sono nutrienti utili alla salvaguardia della vista.
Clicca qui per prenderne visione e… buona lettura.
Mai come in questo momento particolare dover stare chiusi in casa ed inventarsi come trascorrere la giornata, è fondamentale ascoltare un po’ di musica.
Tra musica e salute i rapporti sono molto stretti , in considerazione che l’attivazione di reti neurali specifiche aiutano il nostro sistema immunitario mai quanto come ora,ad affrontare questa pandemia.
Con la sua forza emotiva la musica, consente di comunicare con gli altri ed alleviare diverse patologie con un potere razionale che impegna i malati in un approccio terapeutico.Studi di neuroscienze pian piano
Come cittadini di un paese industrializzato siamo quotidianamente bombardati da una enorme massa di notizie riguardanti le problematiche legate all’inquinamento atmosferico, alle diete ipercaloriche , al tabagismo ed ad altre tossicodipendenze.
Tutti fattori di rischio per le patologie più frequenti là dove il benessere si è installato da anni.
In questa situazione le malattie infettive vengono ritenute un problema del passato ma, la recente comparsa e diffusione del Virus COVID -19 in Cina, in Europa e in altri Continenti ha rappresentato il campanello d’ allarme in modo tale che queste affezioni costituiscono la più importante causa di malattia e morte.
Articolo pubblicato sul Corriere della Sera in data 16 Dicembre 2019
“Terapia genetica per una forma rara di Retinite Pigmentosa ereditaria, primi due bambini curati i Italia”
L’utilizzo del farmaco Luxturna non è una novità in quanto negli Stati Uniti è stato già utilizzato solo e unicamente per pazienti con mutazione del gene RPE65 e non in altre forme di Retinite Pigmentosa.
Tale gene infatti colpisce nel mondo poche migliaia di persone è in Italia sono codificati circa una cinquantina di pazienti, i risultati di tale terapia non è così immediata ma bisogna attendere mesi o anni per validare la metodologia con costi improponibili, a meno che il farmaco non venga concesso a titolo gratuito dall’Azienda produttrice Novartis, che una volta tanto potrebbe prodigarsi per la ricerca con la sperimentazione su tutti i pazienti codificati (RPE65) effettuando inoltre uno studio Multicentrico Europeo ampliando così la vera ricerca.
Inoltre, sarebbe opportuno non promuovere l’evento sui mass media prima ancora di avere risultati concreti nel tempo e di ampio respiro non creando così tante illusioni. La ricerca comunque deve andare avanti senza scoop pubblicitari e nelle sedi opportune.
P.S. Non nascondo che in 24 ore ho ricevuto oltre 200 telefonate e altrettante domande per email da parte di pazienti in ambito Associativo, per rispetto alle persone con difficoltà visive e alla ricerca ho obiettato all’articolo.
Per visualizzare l’articolo del Corriere della Sera clicca qui
Tramite questa pagina è possibile prendere visione della documentazione in merito agli studi condotti dal Prof. S. Z. Scalinci: