Mai come in questo momento particolare dover stare chiusi in casa ed inventarsi come trascorrere la giornata, è fondamentale ascoltare un po’ di musica.
Tra musica e salute i rapporti sono molto stretti , in considerazione che l’attivazione di reti neurali specifiche aiutano il nostro sistema immunitario mai quanto come ora,ad affrontare questa pandemia.
Con la sua forza emotiva la musica, consente di comunicare con gli altri ed alleviare diverse patologie con un potere razionale che impegna i malati in un approccio terapeutico.Studi di neuroscienze pian piano ci stanno svelando le relazioni tra musica e cervello.La musica è un’ attività complessa che già nella fase embrionale del bambino crea e modella il suo sviluppo psicoaffettivo e cognitivo.
L’attrazione per la musica sarebbe una attitudine cognitiva arcaica assai più resistente rispetto ad altre capacità acquisite nel corso dell’evoluzione, in particolare il linguaggio.
Terapie musico-dipendenti hanno effetti sui processi di riorganizzazione neuronale dopo una lesione al cervello contribuendo anche ad un miglioramento umorale del soggetto.
Per chi è stato affetto da difficolà motorie, imparare a suonare uno strumento (pianoforte, chitarra, batteria etcc..), diventa una strategia terapeutica efficace perchè stimola la corteccia uditiva e quella motoria contribuendo alla riorganizzazione della corteccia cerebrale offrendo anche un sostegno comunicativo nel quadro di disturbi della personalità.
L’impatto della musica sul cervello e il suo funzionamento cognitivo va al di l’à dei malati; in effetti è stato osservato praticamente su tutti, suscitando emozioni positive.
Altro elemento emerso nell’ascoltare musica è quello del movimento: in effetti si ha la voglia di muoversi perchè si attivano le aree motorio del cervello.
Trattasi di un’osservazione importante, che fa nascere l’idea di usare la musica come strumento di rieducazione al movimento.
Il ritmo musicale può aiutare a riattivare o migliorare i movimenti in persone affette da disturbi della motricità (Parkinson, dopo Ictus , traumi cerebrali).
Camminare a ritmo di musica diventa efficacie nella rieducazione delle funzioni motorie.
La pandemia COVID -19 di questi giorni ha messo in luce la fragilità e la vulnerabilità del Mondo.
Ciò provaca in tutti noi uno stress spesso difficile da gestire.
In effetti uno stato di stress stimola il nostro sistema neurovegetativo intervenendo ed immettendo in circolo sostanze come noradrenalina , adrenalina, cortisolo che inducono un aumento della frequenza cardiaca, aumento della pressione arteriosa, disturbi respiratori, che porta ad un peggioramento e ad un aumento dell stress stesso comportando altri disturbi come ansia, cefalea, cervicalgie, disturbi gastroenterici, extrasistoli o sindromi compulsive: mangiare in maniera esagerata e irregolare , alterazioni sonno-veglia, alterazioni sessuali, depressione etcc..
L’azione della musica si è rilevata importante perchè attiva i neurotrasmettitori noti come endorfine beta che attivano i circuiti emozionali dolore→piacere .
Il sistema immunitario, con l’ascolto della musica, si modifica riducendo i markers infiammatori e aumentando le immunoglobuline , i linfociti e le cellule cosiddette Natural Killer che tutt’ assieme agiscono contro batteri, virus e i processi infiammatori.
La musica, inoltre, riducendo i valori del cortisolo, ormone dello stress, riduce tutte le pletore di sintomi descritte precedentemente.
In conclusione il sistema immunitario è a difesa di questi attacchi ed è per questo che va potenziato.
Esistono diverse evidenze scientifiche che l’ascolto di brani musicali aiutano a superare momenti critici della nostra esistenza mai come l’Umanità ne ha bisogno in questo momento.
Buon ascolto