La retina, membrana sensibile dell’occhio, è formata da due foglietti; quello più esterno di cellule pigmentate che realizzano nell’occhio una vera e propria camera oscura come negli apparecchi fotografici, ed uno più interno costituito da cellule sensibili alla luce (fotorecettori).
Quando il foglietto nervoso si distacca da quello pigmentato la luce non viene più trasmessa.
E’ quanto si verifica nel cosiddetto distacco di retina.
Possono essere interessate tutte le fasce di età, seppure con indici di rischio nettamente inferiori per il bambino.
Il disturbo tipico viene riferito come sensazione di “tenda nera” che occupa progressivamente il campo visivo. A tal punto la terapia è chirurgica, la prognosi comunque è severa. Se colto in fase precoce è possibile una efficace prevenzione con il trattamento laser o con sonde criogeniche.
Segni premonitori:
Visione ingravescente di punti neri (mosche volanti) e soprattutto sensazione luminose come scintille e lampi (fotopsie) debbono indurre ad un pronto ed accurato esame specialistico, in grado di evidenziare eventuali lesioni della retina “regmatogene” che precedono già il distacco vero e proprio. La loro neutralizzazione Laser o Crio scongiurerà le conseguenze della malattia.