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Archivio annuale2017

Buone feste

Auguri di buone feste

Dal Presidente e da tutti i volontari dell’Associazione Retinite Pigmentosa e Malattie Rare in Oftalmologia RP Emilia-Romagna ONLUS

I migliori Auguri di un Buon Natale e di un Felice 2018

Raccolta fondi Retinite Pigmentosa sezione Ravenna

La Sezione di Ravenna della Associazione Retinite Pigmentosa e Malattie Rare in Oftalmologia
RP Emilia-Romagna ha organizzato tre momenti di incontro e raccolta fondi e Vi invita
numerosi.

 

VENERDI’ 1 DICEMBRE 2017
presso pizzeria ristorante PR di Via Burattoni 2 a Mezzano(RA), dove con 10 euro sarà servita
ottima pizza a volontà con bibita, e parte del ricavato sarà devoluto per la Associazione. Sarà
presente ad allietare la serata il coro “A vpoj cante’neca me” della Associazione Retinite
Pigmentosa
e Malattie Rare in Oftalmologia RP Emilia-Romagna. Un mosaico di idee, con un repertorio romagnolo, swing e fantasia…


SABATO 2 DICEMBRE 2017
in Piazza Einaudi a Ravenna, con un banchetto di divulgazione e raccolta fondi, in cui saranno
posti in
offerta pandori gentilmente donati da DECO Industrie di Bagnacavallo, e piccoli oggetti
artigianali in mosaico, per raccolta fondi a favore delle
attività della Associazione Retinite
Pigmentosa
e Malattie Rare in Oftalmologia RP Emilia-Romagna.


SABATO 23 DICEMBRE 2017
presso
il negozio di prodotti per gli animali “L’Isola dei tesori” di Via Zalamella a Ravenna dove i
volontari confezioneranno per voi splendidi pacchetti regalo e se vorrete potrete fare una offerta
per l’Associazione Retinite Pigmentosa e Malattie Rare in Oftalmologia RP Emilia-Romagna.


Vi aspettiamo numerosi!


Per tutte le informazioni e per cortesemente confermare la Vostra presenza :
email: strocchipatrizia@gmail.com


Cell. 3358273548


Per l’Organizzazione
Patrizia Strocchi

Convocazione assemblea ordinaria 9-10 dicembre 2017

I Soci dell’Associazione Retinite Pigmentosa e Malattie Rare in Oftalmologia- RP Emilia Romagna sono convocati in Assemblea Ordinaria che si terrà presso:

                              VOLABO in Via Scipione dal Ferro n. 4 Bologna

in prima convocazione il giorno sabato 9 dicembre alle ore 21 ed eventualmente in  seconda convocazione il giorno domenica 10 dicembre 2017 alle ore 9.30

per esaminare e discutere il seguente

 

ORDINE DEL GIORNO

  1. bilancio 2016
  2. rinnovo cariche sociali
  3. Situazione sede dell’Associazione
  4. Ausilioteca
  5. Ingresso in FIRI e relative collaborazioni
  6. COPID
  7. Quote associative
  8. Attività e progetti 2017
  9. Riepilogo attività svolte nel 2016
  10. Varie ed eventuali

 

 

Con i più cordiali saluti

 

Il Presidente

Prof. Sergio Zaccaria Scalinci

Cos’è la retinite pigmentosa

Che cosa è la Retinite Pigmentosa?

 La Retinite Pigmentosa (RP) rappresenta un eterogeneo gruppo di malattie oculari di natura ereditaria che porta ad una  progressiva degenerazione retinica. La prevalenza di tale patologia nella popolazione europea è di circa 1 su 4000 individui.

Nutrigenetica e patologia oculare

La Nutrigenetica studia come la variabilità genetica individuale influenza la risposta del nostro organismo agli alimenti introdotti con la dieta e come la nostra dieta possa essere modificata per “compensare” alcune situazioni meno favorevoli.

Ambioplia

Il Prof. Sergio Zaccaria Scalinci, medico chirurgo specialista in Oftalmologia dell’ Università di Bologna svela cos’è e come si interviene in caso di ambliopia. 

Trombosi retinica

Patologia caratterizzata da occlusione di un vaso della retina parziale o totale.

La sintomatologia è caratterizzata da annebbiamento visivo più o meno grave, fino alla amaurosi. Si manifesta caratteristicamente al risveglio mattutino e l’arteriosclerosi è la causa principale.

Tra le cause favorenti  particolare importanza  gli aumenti della pressione oculare, la ridotta deformabilità dei globuli rossi, la usura del manto endoteliale che riveste l’interno dei vasi.

Un semplice esame oftalmoscopico permette di evidenziare la predisposizione a tale patologia e di attuare un programma farmacologico e dietologico idoneo.

Ottico patia ischemica

Si tratta di una patologia caratterizzata da improvvisa riduzione visiva fino alla cecità.

Frequente dopo i 60 anni  si presenta tanto più si avanza con l’età.

Causato da un vero e proprio infarto delle arterie ciliari posteriori con conseguente mancata irrorazione delle fibre ottiche  che vanno così incontro a blocco funzionale e degenerazione. Le lesioni non sono reversibili.

I soggetti a rischio sono gli ipertesi, i diabetici, gli emicranici: valori elevati di colesterolo, di trigliceridi e glicogeno nel sangue sono fattori favorenti. La prevenzione può essere attuata con la somministrazione di antiaggreganti, come l’acido acetilsalicilico (aspirina) e con dieta programmata.

Distacco di retina

La retina, membrana  sensibile dell’occhio, è formata da due foglietti; quello più esterno  di cellule pigmentate che realizzano nell’occhio una vera e propria  camera oscura come negli apparecchi  fotografici, ed uno più interno costituito da cellule sensibili alla luce (fotorecettori).

Quando il foglietto nervoso si distacca da quello pigmentato la luce non viene più trasmessa.

E’ quanto si verifica nel cosiddetto distacco di retina.

Possono essere interessate tutte le fasce di età, seppure con indici di rischio nettamente inferiori per il bambino.

Il disturbo tipico viene riferito come sensazione di “tenda nera” che occupa progressivamente il campo visivo. A tal punto la terapia è chirurgica, la prognosi comunque è severa. Se colto in fase precoce è possibile   una efficace  prevenzione con il trattamento laser o con sonde criogeniche.

Segni premonitori:

Visione ingravescente di punti neri (mosche volanti) e soprattutto sensazione luminose come scintille e lampi (fotopsie) debbono indurre ad un pronto ed accurato esame specialistico, in grado di evidenziare eventuali lesioni della retina “regmatogene” che precedono già il distacco vero e proprio. La loro neutralizzazione  Laser o Crio scongiurerà  le conseguenze della malattia.

La retinopatia diabetica

Costituisce nei paesi industrializzati una delle 4 cause principali di cecità.

La retinopatia è l’espressione a livello della retina del diabete. Il nome  di     MICROANGIOPATIA

(letteralmente alterazione dei piccoli vasi sanguigni)  consiste in modificazioni della parete che porta ad un aumento della sua permeabilità con fuoriuscita di un eccesso di liquidi e sali  nonché di materiale proteico determinando EDEMI ed ESSUDATI. Inoltre si creano dei cedimenti della parete vasale per aumento della pressione interna dando origine ai cosidetti MICROANEURISMI che se dovessero rompersi arrecano emorragie.

E’ questa la retinopatia iniziale NON_PROLIFERATIVA. Quando interessa la parte centrale della retina, detta MACULA, responsabile della visione distinta si può avvertire un annebbiamento  della vista;  ciò  deve mettere in allarme perché indica una tendenza della retinopatia a peggiorare.

La visione annebbiata è spesso da riportare ad un edema  maculare.

La forma più grave della retinopatia, PROLIFERATIVA, inizia come reazione al minor apporto  di sangue derivante dall’edema e dal restringimento delle piccole arterie: si determina infatti la proliferazione di nuovi vasi sanguigni che però, a differenza di quelli normali,  non restano confinati nella retina, ma si  affacciano come ciuffi all’interno del globo oculare, normalmente occupato da una sostanza gelatinosa trasparente: L’UMOR VITREO. Questi vasellini neo-formati sono particolarmente fragili e una loro  eventuale rottura provoca un versamento  di sangue o emorragia nell’umor  vitreo. La perdita di trasparenza che ne consegue getta un cono d’ombra sulla zona di retina retrostante: ciò si avverte come improvvisa comparsa di una macchia rossastra nel campo visivo che si trasformerà, quando il sangue coagulato si retrae, in una macchia nera.

Se non si interviene in fretta sono possibili due complicazioni: 1) un  eccessivo aumento della pressione dell’occhio, che può danneggiare irreparabilmente le delicate strutture nervose della retina; 2)  distacco della retina dovuto alla organizzazione del sangue nel vitreo per trazione.

Per la retinopatia iniziale è possibile intervenire con grande efficacia per arrestarla. Il primo elemento per bloccare l’evoluzione della retinopatia è il buon equilibrio della glicemia. Sono note persone diabetiche nelle quali una lieve retinopatia, iniziata dopo pochi anni di diabete, è poi rimasta invariata per più di 40 anni, sempre con gli stessi pochi microaneurismi  e naturalmente senza alcun disturbo.

Diventa  fondamentale come  altro elemento correggere  alla perfezione un’eventuale ipertensione arteriosa.

E  necessario inoltre modificare qualche abitudine di vita: le attività che comportano un iperafflusso di sangue o forti scosse al capo, diventano controindicate; così bisognerà evitare di sollevare grossi pesi soprattutto a testa bassa, ed evitare sport come immersioni, culturismo agonistico, sollevamento peso, lotta e pugilato.

I progressi della medicina hanno  reso possibile contenere la retinopatia, anche negli stadi più avanzati. Se l’oculista giudica che la retinopatia evolve rapidamente o è minacciosa per presenza di edema maculare, può intervenire con il LASER, (fascio sottilissimo di luce che in modo del tutto indolore, non serve anestesia, coagula le aree ipoossigenate della retina consentendo di eliminare una eventuale edema o ischemia per prevenire la retinopatia proliferativa.

L’osservazione accurata del fondo oculare permette  all’oculista di sorvegliare lo stato della retinopatia ed intervenire tempestivamente.

Dopo dieci anni  di durata del diabete, diventa tassativo un controllo annuale del fondo oculare, effettuato da uno specialista oftalmologo mediante dilatazione della pupilla è possibilmente eseguire una foto  del fundus oculi a. Qualora lo specialista lo ritengano necessario sarà opportuno effettuare anche una FLUORANGIOGRAFIA RETINICA, che permette di valutare, fotografando il passaggio di una sostanza fluorescente nei vasi sanguigni della retina, non solo le minime alterazioni delle piccole arterie, ma anche l’eventuale aumento delle loro permeabilità, da notare che in alcuni casi la durata del DIABETE TIPO 2 non è nota e non è accertabile: si tratta di quei pazienti che prima della diagnosi non avevano fatto un’analisi della glicemia per molti anni. In questi casi già al momento della diagnosi possiamo trovarci di fronte a complicazioni tardive, dovute alla presenza di un diabete ignorato per 10 o più anni.

E’ facile trovare il diabete per mezzo di disturbi oculari. In questo caso sarà cura dell’oftalmologo inviare il paziente dal diabetologo per una terapia armonizzata.